Ci sono diverse possibilità per installare Python nella propria macchina (Windows, Mac OS o Linux). Qui mostriamo solo i modi più comuni e quelli tra i più facili.
Installer “standard”
Visitando il sito Python.org si può scaricare l’installer ufficiale di Python scegliendo il
sistema operativo di interesse. Una volta installato il pacchetto scaricato, è disponibile
l’interprete python
che rappresenta il “punto di ingresso” verso il linguaggio. Infatti si
usa l’interprete sia per eseguire uno script
python main.py
si per avviare la console dell’interprete
$python
Python 3.8.9 (default, Feb 18 2022, 07:45:33)
[Clang 13.1.6 (clang-1316.0.21.2)] on darwin
Type "help", "copyright", "credits" or "license" for more information.
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È importante sottolineare che l’interprete non è un editor, di conseguenza una volta installato deve essere corredato da un editor di file testo.
Thonny IDE
Un’ottima IDE (Integrated Development Environment) è Thonny che permette di iniziare a programmare in Python in pochissimi passi. I principali vantaggi di Thonny sono:
- semplicità e immediatezza: si inizia subito in un ambiente familiare;
- stand-alone: Thonny installa tutto il necessario cioè sia interprete che IDE, inoltre è possibile installare Thonny anche senza i privilegi di amministratore;
- orientato alla didattica Thonny contiene diverse caratteristiche pensate per la didattica
Qui sotto si vede uno screenshot dell’IDE Thonny, come si può vedere sono presenti diversi elementi.
- Una parte riservata al codice (nell’esempio si vede un file
main.py
aperto). - Una parte con la shell nella quale si possono dare istruzioni Python.
- Altre parti (outline, heap, …) utili allo sviluppo e all’apprendimento del linguaggio.
Gestore dei pacchetti
Uno dei punti di forza di Python è la disponibilità di un numero importante di librerie, tuttavia, la necessità di gestire l’enorme quantità di librerie richiede una packet manager flessibile ed efficace.
pip
e venv
I Virtual Environments (venv
) rappresentano un ottimo modo per gestire in maniera intelligente
i pacchetti e i vari progetti (in alcuni casi il comando python
potrebbe non funzionare anche se
l’installazione è andata a buon fine, in questo caso si può provare python3
).
Creazione di un virtual environment chiamato
primo-env
python -m venv primo-env
questo crea una directory
primo-env/
all’interno della quale viene messo il minimo indispensabile per eseguire l’interpretepython
.Prima di poter utilizzare il virtual environment appena creato, è necessario “attivarlo” con il comando (Linux e Mac OS)
source primo-env/bin/activate
oppure con il comando (Prompt comandi di Windows)
primo-env\Scripts\activate.bat
Normalmente, l’environment contiene il packet manager
pip
pip --version
è sempre opportuno eseguire l’aggiornamento del packet manager
pip
prima di procedere all’installazione di eventuali pacchetti.python -m pip install --upgrade pip
Per installare un pacchetto con
pip
si usa il sotto-comandoinstall
pip install numpy
Attenzione: Python e Windows
In certe situazioni, alcuni comandi descritti (ad esempio i vari comandi pip
) potrebbero generare errori o
warning e potrebbero non andare a buon fine. In questo caso si può provare la “variante” python -m
prima
del comando. Ad esempio
pip install numpy
diventa
python -m pip install numpy
Il file requirements.txt
Quando si crea un virtual environment con tutte le librerie necessarie, può essere utile un modo per portarsi
questo ambiente in un altro computer o per “passarlo” ad un collega. Per fare questo si può usare una
funzionalità di pip
che crea un file requirements.txt
che contiene tutte le librerie che devono essere
installate per far funzionare il programma.
Per creare il file
requirements.txt
da un ambiente con tutte le librerie installate usare il comandopip
nel seguente modopip freeze > requirements.txt
Per installare i pacchetti presenti nel
requirements.txt
si esegue il comandopip install -r requirements.txt
Uso di pip
con l’IDE Thonny
L’ambiente di sviluppo Thonny permette di usare pip
attraverso l’interfaccia grafica.
Dal menù Preferenze
nella scheda Interprete
si può selezionare virtual environment
indicando poi l’eseguibile (o il collegamento) all’interprete python
del virtual
environment. È anche possibile creare un virtual environment direttamente da Thonny (vedi immagine
sotto).
Per installare pacchetti in Thonny (all’interno dell’environment scelto o di quello di
default se non ne viene scelto uno) si usa il menù Strumenti
(Tools
) e
Gestione Pacchetti
(Manage packages
). Da questo menù è possibile cercare ed
installare pacchetti ed è inoltre possibile utilizzare un file requirements.txt
per
creare un ambiente completo di tutti i pacchetti necessari.
Attenzione
I pacchetti installati con dal menù Strumenti
di Thonny vengono installati nell’ambiente
selezionato dal menù Preferenze
di Thonny. Bisogna fare attenzione ad aver selezionato
l’ambiente giusto prima di installare (o disinstallare) qualsiasi pacchetti.
Conda e Anaconda
L’installazione dell’interprete e delle librerie tramite pip
può essere difficoltosa
soprattutto quando sia necessario ricordarsi il nome di tutti i pacchetti che devono
essere presenti per far funzionare correttamente il software scritto.
Il comando pip
accetta in ingresso file requirements.txt
che semplificano queste
operazioni, ma il problema rimane quando si debba creare un ambiente da zero.
Anaconda e Conda permettono di gestire pacchetti in maniera più efficace e veloce (nel caso di Anaconda anche con un’interfaccia grafica) per Python, ma anche per altri linguaggi.
L’installazione di Anaconda richiede più spazio di un semplice virtual environment, ma
offre maggiore flessibilità. La versione miniconda è una soluzione “più snella”, ma non
presenta interfaccia grafica. Nel caso in cui si debba usare unicamente il linguaggio Python
e le sue librerie, può essere meglio usare pip
come packet manager (che, tra l’altro,
viene utilizzato da anaconda e conda) anziché scegliere una soluzione fin troppo complessa
come Anaconda.